L'arte del ricevere

MEGLIO INVECCHIATO
Antichissimo the fermentato – presente già durante la dinastia Tang - il Pu’er è prodotto nello Yunnan, regione a Sud della Cina. Le foglie dopo essere lavorate vengono pressate e fatte maturare anche per parecchi anni. Migliora con l’invecchiamento e ha proprietà benefiche e curative: aiuta la digestione, abbassa il livello dei trigliceridi, mantiene basso il colesterolo. La freschezza delle foglie del Pu'er Sheng Pu è travolgente, e sorseggiandolo non tarda ad arrivare il prezioso bouquet floreale tipico del suo retrogusto.
THE INDIAN MEMORY
Cardamon fa parte di una serie di teiere dai colori polverosi e i profili contenenti l’eco dei templi indiani. La collezione è nata nel 1987 dall'incontro dell’architetto e designer Ettore Sottsass e Alessio Sarri, allora giovane ceramista di Sesto Fiorentino. Il punto di partenza è la sperimentazione di forme al limite delle possibilità tecniche, incerte tra architettura, scultura e paesaggio. Ancora in produzione, sono oggi assoluti oggetti da collezione.
Il the è un’opera d’arte e ha bisogno di una mano esperta per far emergere le sue qualità più nobili”. Così scrive Kakuzo Okakura in The book of Tea. In un tranquillo momento di contemplazione le mani si raccolgono attorno a una preziosa tazza da the. Calore e accoglienza sono condivisi anche con gli ospiti che fanno visita a casa. Scopriamo cosa serve per una preparazione da Maestri
RACCOLTO AD ALTA QUOTA
Per gli esperti Dayuling è una destinazione sacra in quanto ospita uno dei the più rari del mondo coltivato a Taiwan a una altitudine di 2400 mt. Dayuling-Oolong ha un gusto morbido, dal sapore legnoso e un profumo delicato. Wolf Tea, non ha scorte del 2021 a causa delle avversità del tempo, ma propone una rara collezione del 2018.


COME UNA MINIATURA
Originaria di Chaozhou, città cinese nella provincia orientale del Guangdong, è una teiera compatta da 75 ml. Si ispira a quelle da viaggio del periodo Ming ed è realizzata a mano in argilla Zisha, rara miscela composta di caolino, quarzo e mica ad alto contenuto di ossido di ferro.
Una semplice sillaba, the, racchiude in sé un’infinita varietà di ritualità, abitudini ed esperienze olfattive trasversali conservate in moltissime culture. Il denominatore comune a tutte le preparazioni di questa bevanda è però legato a un’unica necessità, il tempo. La lentezza, il fermarsi ad accogliere il proprio tempo, i propri pensieri spesso nella condivisione con altri è l’elemento principale nella preparazione del the. Si parte sempre riscaldando l’acqua e aspettando la temperatura precisa, poi serve tempo perché l’infusione raggiunga la giusta fragranza. Per berlo ci vuole tempo, così come mesi, a volte anni, sono necessari per coltivare e trattarne le foglie, un tempo, questo, legato alla natura, alle stagioni, alle morfologie dei terroir, un tempo insomma che, consapevolmente o meno, restituisce in una semplice tazzina la relazione archetipica con il Pianeta che abitiamo. Insomma, il the cura, fa bene e aiuta a riequilibrare mente e corpo. D’altronde la sua originale funzione era proprio quella di essere una medicina.

PEZZI DA MUSEO
Tanka è una teiera cotta ad alta temperatura e ri-cotta una seconda volta nel carbone vegetale in una scatola di ceramica detta saggar. La firma Akira Satake, giapponese di Osaka, trasferito in Nord Carolina dopo un passato da musicista e produttore discografico. Docente, insegnate e appassionato di ceramica, oggi le sue produzioni fanno parte delle migliori collezioni presenti nei musei di tutto il mondo.

LE PIEGHE DEL BOLLITORE
Come un tessuto che una fitta pieghettatura trasforma in un oggetto tridimensionale, questo bollitore ricorda un abito di alta sartoria. Disegnato da Michele De Lucchi, Plissé unisce gli aspetti funzionali a un design plastico che rivela la formazione da architetto dell'autore, nonché le sue passioni per l’artigianato e la scultura.

CONSERVARE CON CURA
Un buon the va tenuto al buio e in un luogo asciutto. WT24, è un alto cilindro in metallo disegnato da Wilhelm Wagenfeld nel 1924. La forma semplice e lineare è tipica del design funzionale dei primi del Novecento. La proposta di è Tecnolumen.
LA TEIERA DI BAAS
"In natura le forme organiche si uniscono casualmente e creano sempre forme belle e inedite". Per descrivere la teiera dal disegno irregolare tipico del suo design giocoso, il designer olandese Maarten Baas ha guardato al mondo naturale. È nata così una teiera scultorea da mostrare anche quando non si usa. Per Valerie-Object.


ECOLOGICI ANCHE ALL’ORA DEL THE
Milioni di bustine di the monouso vengono utilizzate e gettate ogni giorno in tutto il mondo. Organic Company propone la bustina in cotone biologico, non sbiancato, riutilizzabile. Per una tazza di the più ecologica.
UN CLASSICO DI SEMPRE
La teiera Raami disegnata da Jasper Morrison include un colino all'interno e un coperchio con serratura. Progettata con attenzione nelle finiture è un oggetto senza tempo: osservandola sembra essere qualcosa che si conosce da tutta la vita.

PRATICITÀ NEL FILTRAGGIO
Progettato in acciaio inossidabile e munito di una punta in silicone per evitare di graffiare la base della tazza o della teiera, questo filtro a forma conica non assorbe gli olii essenziali dell’infuso rilasciando tutto il sapore delle foglie. Il bordo non si scalda e può essere facilmente rimosso una volta che il the è pronto.

IL THE DEI MING
Sui monti Wu Yi, nei terreni dove un tempo si trovavano i giardini della dinastia Ming proviene Da Hong Pao ovvero Grande Vestito Rosso, un the esclusivo le cui foglie provengono da sole sei piante sopravvissute nei secoli. La leggenda racconta che questi alberi furono piantati per servire gli imperatori e che questa pregiata bevanda curò la madre di un regale da una grave malattia. Per questo ancora oggi è considerato unico ed esclusivo.

Se nell’immaginario collettivo questa bevanda è legata indissolubilmente all’Estremo Oriente, Cina e Giappone sarebbero impensabili senza il the, la ritualità nella preparazione si trova radicata in tantissime altre culture.
Il tea time delle cinque sorseggiato dai reali inglesi, accompagnato da scones e clotted cream, racchiude un pezzo di storia coloniale inglese che, iniziando la coltivazione di Camellia sinesis nel Darjeeling e nell’Assam in India, crea una produzione controllata e di qualità e lo inserisce nel florido commercio con l’Oriente, germe di quello che oggi definiamo globalizzazione. Il gusto di un the nero lasciato tantissimo in infusione in un samovar che bolle per ore producendo un suono unico e un leggero vapore che inonda e riscalda la stanza è distante dal raffinato infuso di the bianco destinato alla nobiltà cinese,
fatto di foglioline giovani raccolte una per una al giusto momento di maturazione e lasciate infondere per pochissimi minuti in acqua a 40°.
Questi estremi sono tutti accumunati dalla ritualità dell’accoglienza, della cura di sé e dell’altro, dal prezioso regalarsi del tempo.
“Avevo bisogno di bere molto tè, perché non potevo lavorare senza. Il tè risveglia quelle opportunità che sono latenti nell’anima mia” scriverà Lev Tolstoj sintetizzando le potenzialità racchiuse in un sorso di the.

ICONICA
Un design industriale funzionale e senza tempo, la linea Cylinda, disegnata da Arne Jacobsen nel 1964 è oggi icona del design danese. Le forme cilindriche e l’uso della bachelite per le maniglie caratterizzano la collezione. Vincitore del l'ID Prize del Danish Council del 1967 è ancora un must del design contemporaneo.
IL TAPPO TROTTOLA
Uno spesso coperchio in legno fornisce un buon isolamento per mantenere caldo il the, ma può essere ruotato sul piano del tavolo e utilizzato come trottola. La teiera e il set di tazze sono disegnate da Nendo. Disponibile sull'online store del designer giapponese.

PREPARARE IL RITO
Realizzata in un unico pezzo di bamboo, chansen, la tradizionale frusta da the è progettata per mescolare l'acqua calda con il macha, the verde giapponese rigorosamente in polvere. La fitta disposizione dei rebbi permette di ottenere una consistenza uniformemente liscia evitando i grumi che si formano spesso quando la polvere entra in contatto con l'acqua. Dal successo di Marie Kondo.
ELEGANZA NORDICA
In scandinavo si pronuncia Njord. È il nome del nuovo brand nato nel 2020 dalla collaborazione dell'agenzia di design Bernadotte&Kylberg e Nordic Nest. Shapes è la prima collezione di NJDR che propone porcellane finissime per la prima colazione ispirate dalla natura e dalle luci del Nord. In collezione anche tappeti e morbidi plaid.
--> https://njrd.com


PREZIOSI PARTICOLARI
I dettagli, si sa, fanno sempre la differenza. Chi ama gustare un buon the conosce i riti della preparazione e sceglie con cura ogni utensile. Celeste Ortelee cucina le sue ceramiche in un forno giapponese ad alta temperatura costruito da un Maestro di fornace di Seto, uno dei sei più antichi villaggi di fornaci del Giappone. Nella foto un cucchiaio in ceramica smaltato con materie prime naturali per raccogliere le foglie.
A TU PER TU
Soluzione salvaspazio firmata da Laurence Brabant e Allain Villechange, T for 2 è un set compatto per due persone composto di teiera, filtro, due tazze e due piattini. Impilando i componenti è possibile spostarlo con grande facilità, una mano sopra una sotto.
Photo: Xavier Nicostrate

TRA OCCIDENTE E ORIENTE
Lo stile Chinoiserie del 18esimo secolo torna a ispirare le porcellane Rosenthal. Gianni Cinti guarda alle scene di Turandot, opera di Giacomo Puccini ambientata alla corte imperiale di Pechino e disegna peonie, foglie di bamboo e ginkgo dai colori delicati che incontrano il volo di libellule dorate. Un mondo antico tutto da scoprire.
